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OMS: “batteri sempre più resistenti agli antibiotici”

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L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha annunciato che l’eccessivo uso di antibiotici sta rendendo i batteri sempre più resistenti ai loro effetti, rendendo difficile il superamento di infezioni comuni come escherichia coli e polmonite. Tramite i dati raccolti dal nuovo sistema globale di sorveglianza antimicrobica (Glass), l’Oms inquadra più di 500mila casi di infezioni in 22 paesi.

Nel video postato dall’Oms si legge che: “l’antibioticoresistenza porta a infezioni incurabili che possono uccidere chiunque e ovunque” e che “senza un’azione rapida andremo incontro a un futuro dove infezioni minori e piccole ferite potranno nuovamente uccidere”.

Secondo l’OMS, i batteri più resistenti sono Escherichia coli, Klebsiella pneumoniae, Staphylococcus aureus e Streptococcus pneumoniae, seguiti dalla Salmonella.

In Italia la resistenza agli antibiotici, per le specie batteriche sotto sorveglianza, si mantiene tra le più elevate in Europa.  In Italia il nemico pubblico numero uno è la specie batterica Klebsiella pneumoniae, un microrganismo che, oltre a batteriemie, causa anche infezioni urinarie e polmoniti.  E’ resistente a quasi tutti gli antibiotici disponibili,  inclusi carbapenemi e colistina. La percentuale di resistenza a questa classe di antibiotici in K. pneumoniae è pari al 34%, una delle percentuali più alte d’Europa. La Klebsiella è la principale responsabile delle infezioni nelle strutture sanitarie e l’Oms l’ha classificata tra i batteri critici ad altissima priorità per lo sviluppo di nuovi antibiotici.Il rimedio più efficace anche in questo caso è prevenire lavandosi le mani, con acqua e sapone che rimangono i nostri migliori alleati.

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