Forse non è un caso che quando apriamo una noce la sua forma ci ricordi quella di un cervello. Secondo alcuni studi, le noci fanno bene al cervello e potrebbero contenere proprietà benefiche utili contro la depressione. Un alimento così semplice, potrebbe essere in realtà un prezioso alleato della nostra salute mentale.

Lo ha dimostrato un team di ricerca dell’autorevole Scuola di Medicina “David Geffen” dell’Università della California di Los Angeles, coordinato dalla professoressa Leonore Arab, docente presso il Dipartimento di Chimica Biologica dell’ateneo americano.

Le noci sono state precedentemente studiate per il loro ruolo nella salute del sistema cardiovascolare e delle funzioni cognitive, infatti si è dimostrato come possano apportare benefici all’organismo in molti modi significativi, ad esempio proteggendo il cuore o rallentando il processo di invecchiamento. Poiché diversi studi precedenti avevano fatto emergere anche un’associazione positiva tra Dieta Mediterranea (che comprende il consumo frutta secca) e depressione, la professoressa Arab e i colleghi hanno deciso di indagare direttamente sugli effetti delle noci contro questa condizione, per fornire un’altra valida ragione per includerle in un piano alimentare sano.

La ricerca è stata svolta sottoponendo 26 mila persone a uno specifico questionario alimentare standard, chiamato NANHES (National Health and Nutrition Examination Survey).

Lo studio è stato riferito soltanto al consumo di 1 o 2 giorni. Incrociando tutti i dati, è emerso chiaramente che chi mangiava noci (consumo medio 24 grammi al giorno) aveva punteggi di depressione sensibilmente più bassi rispetto agli altri. I benefici protettivi della deliziosa frutta secca sono risultati maggiori nelle donne (32% contro il 21% degli uomini), poiché sembrerebbe che quest’ultime sperimentano con più probabilità la depressione e il consumo di farmaci antidepressivi. L’effetto benefico potrebbe essere legato agli specifici elementi nutrizionali delle noci, come gli acidi grassi polinsaturi e l’acido alfa-linoleico.

Benché sia emersa una relazione positiva tra consumo di noci e depressione, va tenuto presente che si è trattato di un semplice studio di associazione, la ricerca ha oggettivamente dei limiti, che risiedono nel fatto che sono state valutate le scelte alimentari dei partecipanti relative a un solo giorno, o al massimo due, dunque non rappresentative di un normale modello di consumo protratto nel tempo.

Per questo i risultati dovranno essere confermati da ulteriori indagini più approfondite, questa associazione può solamente andare a dimostrare la possibilità di effetti benefici, ma è bene ricordare che la depressione è una malattia seria da non trascurare e da curare attraverso le giuste terapie.

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