CORSA: I CONSIGLI PER UNA CORRETTA RESPIRAZIONE
Respirare, un’attività che nella vita di tutti i giorni ci sembra così banale e automatica, assume una diversa importanza nella corsa. Respirare bene durante la corsa è di fondamentale importanza e spesso chi svolge questa attività, apparentemente facile, tende a sottovalutare questo aspetto. Il fatto di aver respirato tutta una vita non ci deve far pensare di saper davvero respirare.
Il fenomeno del respirare male è purtroppo molto diffuso tra chi vive la corsa non solo come hobby ma soprattutto come sport. Questa attività richiede molto equilibrio tra le diverse parti del corpo ma anche tra le diverse funzioni che esse svolgono mentre si corre.
Molti problemi dei runner nascono proprio da una cattiva tecnica di respirazione. Dunque quali sono i problemi principali che si verificano a causa di tecniche di respiro sbagliate durante la corsa?
– Iperventilazione
– Improvvisi cali di energia
– Scarsa ossigenazione
– Aumento della fatica percepita
– Tempi di recupero allungati
– Scarso rendimento in allenamento e in gara
È chiaro che tutti queste situazioni possono creare problemi non indifferenti, dunque imparare tecniche ed esercizi per la respirazione risulta davvero molto importante.
Quali consigli seguire per una corretta respirazione?
Nella vita di tutti i giorni il respiro è un’azione involontaria, l’espirazione e l’inspirazione avvengono di norma attraverso il naso. Nella corsa non dev’essere per forza così. L’obiettivo è quello di ottimizzare al massimo la quantità d’aria nei polmoni. Quindi, la cosa migliore da fare è utilizzare tutte le vie d’accesso al respiro, per questo motivo la prima regola per imparare a respirare correndo è utilizzare naso e bocca contemporaneamente.
In questo caso c’è da dire che inspirare con il naso ed espirare con la bocca garantisce un’ossigenazione che non sarà sempre sufficiente e in certi momenti la bocca assumerà un ruolo cruciale nella respirazione.
Un altro aspetto importante della respirazione per la corsa riguarda l’eterna lotta tra il respiro con il torace e quello con il diaframma.
Nel primo caso la parte bassa dei polmoni quasi non viene coinvolta, i respiri sono corti e non tutta l’aria viene riossigenata. Mentre nella respirazione diaframmatica i respiri sono profondi e assicurano una buona ossigenazione ma anche un abbassamento della frequenza cardiaca e quindi dell’affaticamento. Il modo giusto di respirare durante la corsa, come in ogni momento della vita, è dunque con il diaframma.
Come si impara a respirare con il diaframma? Semplicemente avendo pazienza e compiendo un semplice gesto: appoggiare una mano sulla pancia e focalizzarsi sul suo movimento, forzandosi a respirare a partire da quel punto.
Un’ulteriore azione rilevante nella corsa è la sincronizzazione con i passi. In questo caso un po’ di matematica non fa mai male. In una qualunque tranquilla sessione di corsa media o lenta, eseguita in maniera costante, per prima cosa bisogna contare i passi che si fanno in un minuto e nel minuto successivo calcolare il numero dei respiri. Dividendo il numero dei passi per il numero dei respiri si avrà un’idea di base di quanti passi fare tra un respiro e l’altro.
Questa è solo un’indicazione di partenza per imparare a sincronizzare il respiro.
L’educazione al respirare, inserita in allenamenti o gare eseguite in modo corretto, ci aiuterà ad ossigenare adeguatamente il nostro organismo.