Carne rossa: impariamo a moderarci.
Una ricerca della Oxford Martin School ha ispirato un approfondito studio del World Economic Forum sul consumo della carne rossa e sugli effetti nocivi sulla salute delle persone e sull’ambiente che ci circonda. I ricercatori hanno affermato che mangiando meno carne rossa, si ridurrebbe la mortalità del 5% in tutti i paesi più ricchi, abbassando inoltre in maniera notevole i gas serra nell’atmosfera.
Non tutti sanno che la produzione di carne bovina rappresenta un quarto di tutte le emissioni di gas serra nell’ambiente. E’ inoltre un dato di fatto che tale produzione ha la necessità di un consumo abbondante di acqua, altra risorsa a rischio nel pianeta.
Questo tipo di produzione è in continua crescita anche a causa della crescente domanda, dovuta anche alla crescita demografica del nostro pianeta che raggiungerà i 50 miliardi di persone nel 2050.
E’ per questo che l’esigenza proteica che il nostro organismo ha, deve trovare soddisfazione anche in altri cibi oltre la carne.
Abbiamo infatti bisogno delle proteine; queste costituiscono una fonte vitale, ci danno la capacità di assimilare gli ormoni, enzimi e tessuti muscolari, tramite il fegato forniscono energia,
Però mangiare proteine animali in eccesso può sottoporre a grande quantità di grassi saturi, con aumento del rischio di cancro al colon e altre malattie.
Le proteine le troviamo nella soia secca, nel latte e nelle uova, grana, bresaola, pinoli, grano e riso, patate, arachidi tostate, prosciutto crudo e salame, fagioli secchi, petto di pollo, tonno fresco, carne bovina, pesce come il merluzzo o il nasello. Ricordiamoci che durante la cottura gli alimenti perdono parte delle proteine.
E’ importante quindi analizzare i cibi che ingeriamo, abituandoci ad assumente le proteine dai cibi che fanno meno male, non esagerando con l’uso della carne rossa.
Fonte: Sanihelp.it