AIDS
Aids è l’acronimo di Aquired Immuno Deficiency Sindrome, la sindrome da immunodeficienza acquisita diagnosticata per la prima volta negli Stati Uniti nell’estate del 1981. La malattia è caratterizzata da grave compromissione del sistema di difesa immunitario, con conseguenti infezioni dette “opportunistiche” o tumori a carico di vari organi o sistemi.
Trasmissione. Il virus si trasmette attraverso: sangue, secrezioni o liquidi sessuali infetti.
Sintomi e segni. Qualche settimana dopo l’infezione, il soggetto lamenta una fase acuta con sintomi e segni simili a quelli delle malattie virali (febbre, mal di gola, ingrossamento dei linfonodi, dolori muscolari e ossei, malessere, nausea e vomito). Alla guarigione (quasi sempre in tempi rapidi) fa seguito una fase di latenza clinica; questo periodo è estremamente variabile nel tempo e può durare anche anni. Nonostante il soggetto infetto non manifesti alcun segno di malattia, l’infezione progredisce e con essa la replicazione del virus nei linfociti e il conseguente abbattimento delle difese immunitarie del soggetto.
Diagnosi. La diagnosi dell’infezione da HIV si effettua con un esame del sangue.
Terapia. Negli ultimi anni il trattamento dei malati di AIDS è andato incontro a progressivi miglioramenti. Sia pure con i limiti legati alla complessità dei cicli di cura, le nuove combinazioni di farmaci dotati di azione antiretrovirale sono in grado di rallentare in modo significativo la progressione dell’infezione da HIV e di ridurre drasticamente la mortalità dei soggetti malati.
Prevenzione. Poiché al momento non esiste una cura o un vaccino, la prevenzione è l’unico sistema certo per non contrarre la malattia. È importante praticare una vita sessuale sicura evitando partner occasionali o, in questi casi, facendo uso del profilattico. I tossicodipendenti che fanno uso di droghe per via endovenosa dovrebbero evitare di scambiare tra loro le siringhe.