ALLARME INFEZIONI SESSUALMENTE TRASMISSIBILI: AUMENTANO I CASI SOPRATTUTTO TRA I GIOVANI
Si è svolto oggi a Milano il Congresso mondiale di dermatologia, nel quale è stato lanciato un allarme dal professor Aldo Morrone, dermatologo tropicalista, direttore scientifico dell’Istituto IRCCS “San Gallicano” di Roma, in merito al netto aumento di casi di persone con una infezione sessualmente trasmissibile (IST).
Secondo quanto detto da Morrone, tra il 2010 e il 2018 il numero dei casi è raddoppiato, insieme anche al numero di stranieri con una malattia confermata e in atto. Anche i casi di sifilide hanno registrato un incremento generalizzato del 400%.
Un fattore da non sottovalutare è che le statistiche non tengono in considerazione dati provenienti da strutture private ma solo da strutture pubbliche. Dato che molti pazienti non si rivolgono a strutture pubbliche, di conseguenza diventa anche difficile poter monitorare l’esatto andamento epidemiologico.
L’allarme tra i giovani
A destare, però, la più grande preoccupazione è l’incidenza e l’aumento delle infezioni sessualmente trasmissibili tra i più giovani. L’età dei primi rapporti sessuali si è decisamene abbassata. Gli adolescenti fanno sempre di più sesso precocemente (il 15%, già tra i 13 e i 14 anni), il che determina una ridotta consapevolezza e conoscenza del proprio corpo.
Non a caso, l’incremento che si registra tra i ragazzi è dovuto principalmente ad una poca conoscenza, alla promiscuità e all’utilizzo errato del preservativo. Inoltre gli adolescenti tendono a sottovalutare i rischi derivanti dalle malattie sessualmente trasmissibili.
Alcuni dei fattori di rischio derivano ad esempio dal web che sembra offrire occasioni per avere relazioni sessuali senza alcuna protezione. Inoltre la poca conoscenza è dovuta anche alla vergogna di parlare di sesso con i familiari o con i medici.
I numeri
Durante il Congresso, Morrone ha fornito ulteriori dati allarmanti. Nel 2016 c’è stato un incremento del 70% circa dei casi di sifilide I-II rispetto all’anno precedente e negli ultimi 7-8 anni sono raddoppiati anche i casi di infezione da Chlamydia trachomatis, con incidenza maggiore nelle giovani donne tra i 15 e i 24 anni.
Le infezioni virali dei condilomi ano-genitali è risultata la malattia sessualmente trasmissibile più segnalata, registrando un aumento del 300% negli ultimi 15 anni. In continuo incremento è anche la percentuale di soggetti Hiv positivi tra le persone con una Ist confermata e in atto. Nel 2016, la prevalenza di Hiv tra le persone con una Ist è stata circa 75 volte più alta di quella stimata nella popolazione generale italiana. Ciò determina il rischio di contrarre l’infezione da Hiv quando si viene colpiti da una infezione sessualmente trasmissibile.
FONTE: Artemisia Onlus