AVERE UN GATTO FA BENE AL CUORE
Il 17 Febbraio , in Italia, si celebra la giornata nazionale del gatto. Proprio così, uno degli animali domestici più amati, ha una festa dedicata. La festa è stata indetta nel 2002 dall’International Fund for Animal Welfare (Ifaw) e la data scelta in molti paesi è stata l’8 agosto, ma in Italia si è scelto febbraio, il mese dell’acquario, segno degli spiriti liberi, come i gatti.
In giornate come questa è bene ricordare quanto gli amici a 4 zampe, adorati da tantissime persone, possano portare vantaggi non solo all’umore ma anche alla salute.
La pet therapy non è solo una credenza, le ricerche scientifiche lo confermano: nel caso specifico, i gatti, sono alleati dell’uomo e gli effetti positivi dei gatti si riscontrano soprattutto nei cardiopatici, poiché aiutano a ridurre il rischio di infarto e di ictus addirittura fino al 40%, come dimostrato da uno studio effettuato dai ricercatori dell’Università del Minnesota. L’ansia e lo stress della vita quotidiana hanno un effetto negativo sulla nostra salute e possono far insorgere danni cardiovascolari o peggiorare quelli già presenti, avere un gatto permette un miglioramento delle patologie legate al cuore e ha benefici diretti anche sul carattere e sulle nostre abitudini: con un animale domestico, infatti, si allenano attenzione, pazienza e comunicazione.
Da cosa dipendono i benefici al cuore?
Accarezzare un gatto e ascoltarne le fusa, aiuta ad abbassare la pressione sanguigna, a ridurre il battito cardiaco e ad aumentare la produzione di ossitocina, l’ormone della felicità. Il contatto con il pelo è piacevole e distensivo, agisce in modo positivo su battito, frequenza cardiaca e pressione arteriosa. Le fusa, in particolare, hanno un potere calmante e rilassano in modo naturale gli umani perché danno un riscontro immediato e positivo delle attenzioni che si stanno rivolgendo all’animale.
Secondo recenti studi, dunque, i gatti prolungherebbero la vita. Una ricerca realizzata dall’American Journal of Cardiology ha dimostrato che chi possiede un gatto ha un tasso di sopravvivenza maggiore di un anno rispetto alle persone che non ne hanno.
Adottare un gatto può aiutare quest’ultimo ad avere una vita piena di affetto e cure, ma può aiutare anche il padrone a migliorare la propria salute! Quindi, anche se la presenza del gatto non è ovviamente sostitutiva di quella di un medico, può certamente aiutare le persone a migliorare il proprio benessere fisico e psicologico.
Fonte: Artemisia onlus
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