Conoscere l’AIDS per proteggersi
AIDS (Acquired Immune Deficiency Sindrome) significa “Sindrome da immunodeficienza acquisita”. Si tratta di una malattia provocata dal Virus HIV (Human Immunodeficiency Virus: virus dell’immunodeficienza umana), che causa un graduale e drastico abbassamento delle difese immunitarie rendendo difficile contrastare l’insorgenza di infezioni, causate da virus, batteri o funghi, anche lievi.
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Il virus si è manifestato alla fine degli anni ’50, come mutazione di un virus presente nelle scimmie.
Inizialmente solo pochi individui vennero contagiati, perciò le prime fasi dell’epidemia sono passate inosservate. La diffusione del virus è diventata considerevole negli anni ’70 ma, a causa del lungo periodo di incubazione, la gravità della malattia AIDS si è evidenziata solo negli anni ’80.
Il virus HIV venne isolato per la prima volta nel 1983 e da tale data è stato individuato in oltre 200 paesi; purtroppo si sta diffondendo rapidamente in tutto il mondo, soprattutto nelle zone in via di sviluppo.
La stima di individui contagiati è di 35 milioni di persone (tra sieropositive e malate di AIDS).
In Italia i contagiati sono circa 140.000, con una media di 3.800 nuovi casi ogni anno. Sfortunatamente la maggior parte delle nuove diagnosi avviene molto tempo dopo l’avvenuta infezione, quando il virus ha già iniziato a danneggiare seriamente il sistema immunitario.
COME SI TRASMETTE?
Il virus dell’HIV è presente nei liquidi biologici della persona infetta:
- Latte materno
- Sangue
- Sperma
- Secrezioni vaginali
- Liquido pre – eiaculatorio
Le vie di trasmissione del virus HIV sono, quindi, raggruppabili in:
- Sessuale
- Attraverso il sangue
- Trasmissione verticale e perinatale (da madre a figlio).
COME SI PREVIENE?
Per prevenire il contagio da visus HIV è imprtamte prestare attenzione alle principali vie di trasmissione e a non adottare comportamenti a rischio. Bisogna pertanto:
- Prevenire la trasmissione sessuale:
il profilattico è l’unico mezzo in grado si prevenire il contagio. Utilizzarlo correttamente in ogni rapporto sessuale, dall’inizio alla fine, elimina il rischio trasmissione.
- Prevenire la trasmissione attraverso il sangue:
in Italia è estremamente difficile contrarre l’infezione da HIV mediante trasfusioni di sangue, perché dal 1987 si adottano delle stringenti misure di controllo sul sangue e sui donatori e perchè si fa ricorso a trasfusioni solo in casi di emergenza, prediligendo comunque l’autotrasfusione quando possibile.
- Prevenire la trasmissione verticale e perinatale:
se la madre ha contratto l’infezione da HIV (sieropositiva o già malata di AIDS) è possibile diminuire il rischio di trasmissione del virus al figlio attraverso la terapia antiretrovirale.
COME SI MANIFESTA?
L’AIDS non ha una specifica sintomatologia, in quanto i suoi sintomi sono molto simili a quelli delle più comuni malattie opportunistiche che si manifestano a causa di un indebolimento del sistema immunitario. È proprio a causa di questa mancanza di sintomi che la diagnosi è lenta e difficile, compromettendo la possibilità di ricevere cure tempestive.
Sintomi iniziali
La persona contagiata dal virus HIV inizialmente non presenta nessun segno particolare né sintomo.
Generalmente dopo qualche mese dal contagio (ma a volte anche dopo parecchi anni) compaiono le prime avviasglie della malattia (febbre, stanchezza, ingrossamento dei linfonodi), che però possono facilmente essere scambiati per una normale influenza.
Durante questo periodo la persona nella fase massima di trasmettere la malattia, perché il virus HIV è presente in grandi quantità nei fluidi genitali e nel sangue.
Segni e sintomi successivi
Con l’avanzare dell’infezione, il virus HIV indebolisce gravemente il sistema immunitario, e la persona contagiata può avere i seguenti segni e sintomi:
- Febbre ricorrente
- Stanchezza estrema e inspiegabile
- Diarrea prolungata
- Rapida perdita di peso
- Ingrossamento dei linfonodi
- Polmonite
- Sudorazione notturna profusa
- Macchie marroni o rossastre sulla pelle e sulle mucose
- Ulcerazione delle mucose (bocca, ano o genitali)
- Disturbi neurologici, come perdita di memoria e depressione
Si tratta di sintomi riscontrabili anche in molte altre patologie, perciò l’unico modo per scoprire se si è stati contagiati dal virus HIV è effettuare il test.
DIAGNOSI
Per sapere se si è stati contagiati dal virus HIV è sufficiente un prelievo di sangue. È importante effettuare il test dopo 3 mesi dal possibile evento a rischio. Tale lasso di tempo (“periodo finestra”) è necessario all’ organismo per sviluppare gli anticorpi specifici contro l’HIV.
In alcuni Centri è possibile mantenere l’anonimato mentre in altri bisogna fornire i propri dati solament per garantire la consegna del risultato; i dati saranno trattati in modo confidenziale e non divulgati o registrati.
La legislazione italiana sancisce che gli operatori sanitari “sono tenuti a prestare la necessaria assistenza a persone infette da HIV, adottando tutte le misure occorrenti per la tutela della riservatezza della persona assistita”.
Nelle strutture pubbliche il test è gratuito, sia per i cittadini italiani sia per le persone straniere.
TERAPIA
Attualmente non vi sono ancora cure o vaccini contro il virus HIV. La ricerca, negli ultimi, anni ha fatto passi da giganti, pertanto oggi i trattamenti riescono a rallentare o arrestare il decorso della malattia, alleviandone i sintomi ,che però rimane presente.
Tali trattamenti, antiretrovirali, riducono il numero di decessi e di nuove infezioni, ma questi farmaci sono costosi e non sempre disponibili in tutti i paesei.
La prevenzione, quindi, rimane l’unica difesa e assume un ruolo chiave per il controllo dell’AIDS.
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