Corri per il Cuore! Cardio Race 2019

È poco ma sicuro che tutti abbiamo installata sul nostro telefonino almeno un’ applicazione che riguardi la salute, l’alimentazione o l’attività sportiva.

Alcuni modelli di smartphone hanno l’applicazione per la salute direttamente nel menù, per gli altri modelli, invece, istallarle è facilissimo.

L’offerta sul mercato è molto vasta e le applicazioni toccano aspetti diversi per quanto riguarda il nostro benessere, come ad esempio: monitorare la salute in generale, curare l’alimentazione, fare attività fisica, controllare la qualità del sonno, il ciclo mestruale, la gravidanza, la fertilità, aiutare a smettere di fumare, applicazioni sulle allergie, prontuari sui farmaci, di primo soccorso ecc., per non parlare poi delle applicazioni per il benessere e la salute mentale.

Ma quanto può contribuire questa tipologia di applicazioni a migliorare la nostra salute?

Innanzitutto utilizzando un’applicazione, che comprenda tutte le aree che ci interessa controllare, percepiamo un maggiore controllo del nostro benessere psicofisico. Tutti vogliamo una vita serena, felice e sana, perciò sentirci in potere di controllare il nostro benessere ci fa stare subito meglio.

Nella frenesia di tutti i giorni magari non ci pensiamo o ci sembra di non avere mai tempo, ma un’app che ci ricordi di scrivere una frase nel nostro diario delle emozioni ci porta immediatamente ad un momento di riflessione, permettendoci di staccare la spina per un attimo per pensare solo a noi.

Grazie alle applicazioni per il benessere fisico, le cosiddette Wellness app, riusciamo a praticare sport in maniera più semplice e costante. Ciò accade grazie alle notifiche quotidiane che riceviamo e grazie ai vari livelli che dobbiamo raggiungere e superare. In questo modo siamo spinti a superarci giorno dopo giorno e riuscendo a monitorare e condividere il nostro miglioramento siamo più aperti all’attività sportiva.

Pensando ad un futuro non troppo lontano, l’uso di queste applicazioni da parte di tutta la popolazione potrebbe permettere agli esponenti del mondo scientifico di raccogliere dati sulla salute e sulle malattie della popolazione mondiale. L’impatto sarebbe enorme e anche il campo di utilizzo di tali dati. Per rimanere in questo campo ci sono sempre più device di uso quotidiano connessi al nostro telefonino in grado di inviare dati.

Che succederebbe, per esempio, se il nostro spazzolino da denti inviasse dati sulla salute del nostro sorriso al dentista? O se la nostra spazzola per capelli inviasse dati al parrucchiere?

Ci sono poi anche delle app che “ti salvano la vita “nel vero senso della parola, come ad esempio quelle che geo localizzano il defibrillatore più vicino oppure l’app della cartella clinica che in alcuni smartphone permette, a chi effettua un primo soccorso, di avere la nostra anagrafica con gruppo sanguigno ed eventuali allergie ai farmaci senza sbloccare il dispositivo. Interessante no?

Fonti: BMV Biblioteca Medica Virtuale, Wired.

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