Dopo Davide Astori ancora morte improvvisa cardiaca in campo da gioco. Dai voce a Cardio Race, aiuta la ricerca sul cuore.
L’attaccante croato di terza categoria della squadra del Marsonia, Bruno Boban, è morto in campo da gioco, durante una partita di campionato.
La morte improvvisa cardiaca causa il 10% dei decessi ogni anno e del 50% di quelli per patologie cardiache; negli USA è la maggior causa di morte maschile. L’arresto cardiaco è spesso asintomatico, perciò di difficile diagnosi precoce, specialmente senza accertamenti dedicati.
Solitamente la causa (in assenza di cardiopatie) è data dalla diminuzione di afflusso sanguigno, e quindi di ossigeno, a causa di ostruzione delle arterie, per formazione di placche per depositi di lipidi. In questi casi il cuore reagisce con fibrillazione, aritmie, contrazioni che portano all’arresto cardiaco. Il primo soccorso prevede l’immediato tentativo di ventilazione forzata tramite massaggio cardiaco e l’uso del defibrillatore per il ripristino dell’attività elettrica del cuore.
Se il defibrillatore viene utilizzato entro i 5 minuti dall’arresto si ha il 50% di probabilità di sopravvivenza; senza l’uso immediato del defibrillatore la percentuale scende al 2%.
Talvolta la Morte Cardiaca Improvvisa è causata dalla presenza di malformazioni congenite, non conosciute dal paziente, che alterano l’attività elettrica del cuore.
Fondamentale quindi, nelle primissime fasi dell’arresto cardiaco, saper riconoscere il fenomeno per poter subito intervenire:
Perdita di conoscenza entro 10-15 secondi
Assenza di respirazione
Contratture muscolari e convulsioni
Dilatazione della pupilla
Colorito cianotico
In questi casi predisporre subito l’uso del defibrillatore e chiamare il 118.